Pig Tails - So What?

Dunque, era tempo che non sentivo nominare i Pig tails ma da quel che ricordavo erano un trio punk rock... beh scordatevi tutto.
Dopo un paio d’anni sono tornati ed ora sono in due (batteria & chitarra + voce) e di punk in questo “so what?”, terzo album della band mantovana, c’è decisamente poco, se non nulla.
Detto sinceramente, per gusti personali, li preferivo prima, ma il prodotto non è male, per quel poco che me ne intenda. Ora sono decisamente più orientati verso un mix di indie, rock n’ roll e garage, che ultimamente vedo affiorare abbastanza abbondantemente nell’underground italiano. Nonostante il minimo indispensabile di strumenti presenti nel disco, le canzoni suonano ben compatte ed equilibrate. La produzione è molto buona e questo aggiunge valore e sostanza al risultato.
l forte senso di melodia è rimasto inalterato, addattandosi bene all’evoluzione sonora. Un neo che ho riscontrato è quello che alcune canzoni tra

Un neo che ho riscontrato è quello che alcuni brani sono molto simili tra loro, sia  come struttura che a livello di compositivo.  Ad ogni modo è un buon disco che ho avuto l’occasione di far ascoltare a miei amici più esperti del genere e  chi più chi meno, ha espresso apprezzamenti verso la band.
Le canzoni che ho maggiormente apprezzato sono “spit fire”, (brano per il quale è stato anche realizzato un video che potete trovare sul web) e Stonecutter II, quest’ultima forse perché è quella che maggiormente mi ricorda il loro sound originario. Io sabato me li vado a vedere live, voi dategli un’ascoltata.