Cattive Abitudini
In occasione dell'uscita del loro ultimo lavoro Gemini 1, Stage Diving Webzine intervista le Cattive Abitudini
Il vostro album, Gemini, è diviso in due parti: la prima è quella uscita nei negozi questo mese, la seconda arriverà invece l’anno prossimo. Perché avete optato per questa scissione?
L'idea è quella di mettere su disco i nostri due lati emotivi. in questo "Gemini 1", prevale il nostro lato "buono" con canzoni più allegre e spensierate, è sicuramente lo sviluppo del nostro primo album "Tutto fa parte di noi", insomma, un disco alla Cattive Abitudini. In "Gemini 2" le canzoni saranno un pò più complesse ed elaborate, potrete sentire il nostro lato "incazzato", un disco veloce e d'impatto, l'evoluzione del nostro secondo lavoro "Il meglio del peggio".
Gemini (da Gemelli appunto) sta a significare questa nostra doppia "personalità musicale".
Volevo chiedervi quali sono i temi portanti del vostro ultimo lavoro: ho notato che alcuni dei pezzi (vedi Oktobeer Fest, Signorina Sambuca) sono palesemente inni alcolici.
A dirti la verità la canzone "Signorina Sambuca" non è un inno alcolico ma è ispirata a Jim Morrison.. è un viaggio mentale con un'interpretazione del tutto personale. Per il resto diciamo che il disco segue abbastanza un filone unico di festa, sesso, amicizie, veri sentimenti.
Ci sono sempre quei soliti che vi “accusano” di essere sempre scontati,di fare musica ignorante e cafona. Cosa vorreste risponder loro?
Involontariamente, probabilmente con "Gemini 2" accontenteremo qualcuna di queste persone, anche se sinceramente non ce ne frega veramente un cazzo. questo è l'ultimo dei nostri pensieri, facciamo e abbiamo sempre fatto quello che ci piace indipendentemente dal fatto se siano le stesse cose o no. E' per questo che abbiamo molte persone che ci seguono e che ci vogliono bene.
In Gemini 1 è presente inoltre Mi Me Sento Casa, cantata interamente in dialetto veneto. Come è nata l’idea?
Volevamo dare un nostro contributo alla la terra dove abbiamo le nostre radici e abbiamo deciso di mettere nel disco una canzone che omaggiasse appunto le origini venete, quindi perchè non farlo nel nostro dialetto?
Sempre parlando di Veneto: ogni volta che assisto a un concerto dalle vostre parti mi diverto un mondo; in funzione di pubblico avete una marcia in più, siete più coesi, più stronzi. Qual è stato il “miglior” pubblico per cui avete suonato finora?
Da parte nostra non esiste un "miglior pubblico" e non abbiamo mai fatto confronti. Il miglior pubblico che possiamo avere è quello che abbiamo ad ogni nostro concerto, tutti i ragazzi che finchè stiamo suonando ci danno la carica urlando insieme a noi le nostre frasi.
Dando uno sguardo alla cartella clinica del punk italiano cosa ci vedete?
Pensiamo che a parte 4-5 gruppi ci siano veramente poche punk band valide ma soprattutto genuine, non stiamo parlando di tecnica ma di mentalità e modo di porsi verso questo genere. Sicuramente è anche una questione di generazione, si nota subito chi è cresciuto a "pane e Derozer", molti ragazzi ci lasciano i loro demo-cd dicendoci che fanno punk.. e invece di punk non hanno proprio niente..
Ultima domanda, dopo di che salutate chi volete, come mai non andate mai in tour nel sud italia?
Non sai quante volte ci è stata fatta questa domanda. La verità è che tutte le proposte che abbiamo per suonare al sud non vanno a buon fine in quanto ci vengono sempre proposti cachet con i quali non riusciamo nemmeno a coprire le spese per spostarci con il furgone...Grazie a te per lo spazio! Salutiamo e ringraziamo chiunque stia leggendo queste righe.
Un ringraziamento speciale, come sempre, è rivolto a tutte le persone che ci aiutano e che ci vogliono bene, dai ragazzi che si spaccano i nasi ai nostri concerti, alle nostre fidanzate che si sbattono come noi per darci una mano con tutto.
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Intervista a cura di Chiara