Blackout Argument - Detention

Blackout Argument - Detention

 29/03/2011

Engineer Records Presenta:

Blackout Argument - Detention

Direttamente dalla Germania, un gruppo che sa il fatto suo per diversi aspetti:
Prima di tutto questi 5 ragazzi sono sulla scena da alcuni anni (nati nel 2004), con all'attivo diverse produzioni che comprendono 3 album e diversi MCD e soprattutto una tonnellata di concerti in tutto il continente che hanno fatto si che il loro nome si conoscesse in diversi stati.
Quando mi hanno chiesto se mi interessava recensirli ho accettato subito perchè io li avevo già sentiti ed anche se non me li ricordavo bene, sapevo che mi sarebbero piaciuti e questo “Detention” non ha fatto altro che confermare le mie aspettative se non addirittura migliorarle.
Ci si trova davanti ad un lavoro maturo sia a livello di songwriting che a livello di produzione; all'interno di questo album si trova una bella fusione tra rock-post hardcore-metal e tanto altro anche se questi tre giganti emisferi sono quelli di maggior peso.
Sono presenti tutti gli elementi che servono per unire quello che ho elencato poco fa: ritmiche tirate che però lasciano spazio a passaggi più lenti e introspettivi,alcuni breackdowns, doppia cassa per accontentare i più tecnici e 2step per i più legati alla vecchia scuola...il tutto condito con chitarre ben definite seppur avendo distorsioni abbastanza aggressive e voce che si alterna in ogni brano tra scream e melodica.
Restando a parlare della parte vocale; nelle parti melodiche il tibro del cantante, a mio avviso, ha una gran somiglianza con il cantante dei Boysetsfire (che sicuramente rientrano tra le influenze della band). Per quanto riguarda le parti urlate (che ho apprezzato maggiormente) lo stile punta sempre ad uno scream aperto senza cercare i numerosi growl cupi che vanno tanto di moda adesso (e che sinceramente non ho mai apprezzato). Il risultato è sicuramente un lavoro maturo, il più maturo della loro carriera che la band stessa definisce come “niente di meno che l'album che abbiamo sempre voluto creare”. Noi ci auguriamo che questo non sia un punto d'arrivo ma un importante punto di forza dal quale continuare a confermare il talento sfornato fino a questo momento.
Interessante e di sicuro originale la presenza in “overweight against heart attak” di una parte cantata in lingua madre che avevo sentito utilizzare solo da ramstein e terrorgruppe e pochi altri in precedenza :)
Da segnalare una lunga lista di guest che hanno contribuito al risultato finale tra i quale spicca Andrew Neufeld (comeback kid) in “ satisftyng angst” che, a mio parere si colloca sul podio delle tracce più belle del disco assieme a “at daggers dawn with life” che chiude il disco e la seconda traccia “the netherworld of our future”.
Essendo un grande maniaco degli artwork ho apprezzato molto anche il loro digipack con booklet all'interno, molto curato e con bei colori che gli fa guadagnare un mezzo punto :)
Fossi in voi mi segnerei le seguenti date: 28/4 low fi club (milano) & 30/4 Blogos (casalecchio di reno-Bologna) dove i The Blackout Argument saranno live in apertura agli SHAI HULUD!

Voto: 8

Myspace band: www.myspace.com/theblackoutargument

Recensione a cura di Damiano

 

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