Quarantena - Tre

Questi punk-rockers arrivano da Mondovì, in provincia di Cuneo, zona nella quale ho scoperto l'esistenza di diverse band della scena e ciò a noi non può far che piacere, ma ora andiamo al nocciolo.
I quarantena arrivano alla loro terza fatica, denominata appunto “TRE” anche se in realtà è il secondo vero album in quanto il primo lavoro fu un demo.
E' una band che si inserisce nel filone del punk italiano senza discostarsi per nulla dai canoni del genere, facendo risuonare nel disco riff, ritornelli e i numerosi “UOOOHH UOOOHH” già sentiti varie volte da Cattive abitudini, Duracel e Pornoriviste.
L'ho ascoltato diverse volte questo disco prima di finire questa recensione per cercar di essere più completo possibile nell'analisi.
Io personalmente non sono mai stato un fan del genere e forse può essere un handicap ma,  da una parte ho ascoltato tutti i brani ricordandomi con piacere quei dischi che ascoltavo anni fa, dall'altra ho trovato purtroppo una scarsa personalità. Sì è sempre detto che il punk-rock è suonato sempre sugli stessi giri ed è questa la sensazione che ho avuto ascoltando i Quarantena. D'altra parte si è sempre detto anche che il punk-rock è una musica che porta messaggi sociali di diverso tipo e tutto ciò è presente nell'album: i testi sono socialmente impegnati con vari riferimenti dalle situazioni più globali( uno.nove.sei.nove) a quelle più vicine ai protagonisti (La provincia) e attuali tant'è che in certe liriche mi sono trovato d'accordo a ciò che veniva cantato. Con altre viene lasciato un pò di spazio all'ironia (one kiss and go). Tutti i testi sono cantati in italiano e con molta probabilità questa è una scelta azzeccata in quanto la lingua madre si sposa bene.
In alcune song ho notato “forzature” nei testi dove magari si è cercato di far rientrare un gran numero di parole in un tempo un po troppo ristretto a livello di metrica della canzone. Sempre della parte vocale, è caratteristica la “R” mangiata del cantante... sono la prima band dopo gli skruigners che sento con questa caratteristica e, non so perchè ma a mio avviso da un tocco unico in più al lavoro.
Il gruppo ha anche da poco realizzato un video del brano: “Ostalgia” persente sul disco che potete trovare su youtube.
Il lavoro è stato registrato al Living ruhm studio di Giò degli omini verdi, senza dubbio lo studio più rinomato per quanto riguarda il punk-rock italiano e il risultato infatti è ben compatto.
Mentre mi documentavo a proposito di questi ragazzi ho scoperto con piacere che hanno diverse date già in programma nei prossimi mesi nel nord Italia quindi informatevi e se siete fans di Scacciapensieri,Pornoriviste e Duracel tenete d'occhio anche questa band.