I-DAY 2011

 

15/09/2011

I-Day 2011
(04/09/2011)

 

4 Settembre 2011, siamo nuovamente pronti ad assistere all'ormai blasonatissimo festival di Bologna, l'I-Day. La location e' sempre l'arena parco nord, solo che quest'anno abbiamo avuto la sfortuna di trovare del mal tempo. Arriviamo sul posto verso le 15:30 circa, ma tra una cosa e l'altra praticamente ci perdiamo l'esibizioni dei gruppi italiani (Adam kills Eve & If I Die Today). 
Dopo poco iniziano lo show i mitici Face to Face, storica punk rock band americana. E' la prima volta che suonano in Italia, e ignorando la camicia improponibile di Trever Keith, la band spacca tutto. I pezzi scivolano via veloci, senza troppe chiacchere tra una song e l'altra, e la scaletta prende molti pezzi vecchi dei due album “Face to Face” e “Don't turn away”. Si chiude in bellezza con Disconnected. Onestamente io avrei fatto suonare piu' tardi i Face to Face, sia per rispetto ma sopratutto per la qualita', 30 minuti di primo pomeriggio sono troppo pochi per una band di questo calibro....Critiche apparte pollice su per i Face to Face e speriamo di rivederli presto in Italia.
Cambio palco rapido, la gente comincia a venire in massa nell'arena ed e' il turno dei Taking Back Sunday.
Ero molto curioso di vedere questa band, ultimamente li stavo ascoltando spesso su cd e non mi dispiacevano affatto.
Putroppo pero' devo un po' ricredermi, sara' che forse non erano molto in palla o sara' che per quasi tutta la loro esibizione siamo stati vittime di botte di pioggia e vento non indifferenti.
Tecnicamente nulla da dire, i suoni dal palco escono puliti, ma la voce non convince per niente. Spesso il cantante Adam ricorre ad effetti davvero fastidiosi, tipo delay o radiofonici, per modificarla, in alcuni tratti mi sembrava di stare in una Dancehall. Sul palco si nota po' di staticita' da parte di tutti, pero'  la gente nonostante tutto e' rimasta sotto il palco ed ha supportato la band.
Finita l'esibizione dei TBS, quasi a farlo apposta, il tempo comincia ad aprirsi....Ci rilassiamo un po' tra una birra e l'altra e attendiamo intrepidi l'inizio dei No use for a name.
Sono le ore 18 e 40 circa,  quando vediamo salire sul palco Matt Riddle e piano piano il resto del gruppo, finalmente inizia lo show dei NUFAN.
Aprono con Dumb Reminders, e da subito il pogo si scatena. Il nuovo look di Tony Sly, e l'arrivo del nuovo batterista Boz Rivera(RKL & Mad Caddies), danno quel senso di nuovo alla band di San Jose'. Lo show prosegue con International you day, coming to close, on the outside ecc... un misto tra i pezzi piu' vecchi fino a The biggest lie.
Io saro' di parte, ma posso affermare senza problemi che i No Use sono stati la migliore band del festival. Gli anni sembrano non passino mai per loro, e cosi' come per i Face to Face farli suonare a quest'ora, sopratutto prima dei Simple Plan mi ha fatto un po' storcere il naso; Con justified black eye chiudono il set, mentre intanto reinizia  a piovere e  mi accorgo che mi hanno rubato il portafoglio.
Dopo questo colpo allo stomaco inatteso, ne arriva un altro ancora che pero' me l'aspettavo....I Simple Plan
Nonostante la pioggia fortissima e il vento, la gente(ragazzine e ragazzini per lo piu' emo dai 20 anni in giu') aspettano sotto il palco intrepidi.
La band Canadese non mi ha mai entusiasmato, e detto sinceramente live sono peggio che peggio. Sottofondi musicali tristi e a volte basi elettroniche, si alternano tra un pezzo e l'altro, le canzoni sembrano tutte le stesse, e non sono nemmeno un granche'.
I SP sul palco, a livello di presenza scenica ammetto che spaccano, ma per il resto non c'ho visto niente in piu'. Farli suonare a quest'ora e' stata una scelta sbagliatissima, per fortuna la pioggia si e' messa dalla nostra parte, e almeno ha evitato che me li sorbissi per tutta l'ora di esibizione.
Si fa' buio, appena finiscono i SP comincia anche ad arrivare un po' di aria fredda. Ci armiamo di felpe e capucci e attendiamo l'arrivo degli headliner della serata:The Offspring.
Verso le 22 iniziano le danze... All i want!L'impatto e' devastante e improvviso, si scatena una bolgia nel fango e l'arena diventa un vero e proprio ring. Proseguono con Your gonna go far, kid e fin qui ci siamo. Peccato poi che fino a “have your ever”, la migliore di sempre, ci sia stato un intermezzo di pezzi un po' discutibili. Fondamentalmente tutto lo show prende questo ritmo, pezzi tirati e spaccaossa(Bad habit,The kids aren't alright e want you bad) si alternano a canzoni un po' noiose, specialmente quelle provenienti dall'ultimo lavoro. Per fortuna poi si recupera nel finale, con la fantastica”Self Esteem”. Gli anni, a differenza dai Nufan si sentono per gli Offspring, detto in tutta sincerita' ormai si vede che suonano giusto per se stessi, Dexter Holland e' diventato un armadio e Noodles&company sono strafermi sul palco. Apparte questo pero', in fin dei conti gli Offsping sono sempre gli Offspring, niente gli si puo' dire, anche se non sono quelli di 10/15 anni fa', la carretta ancora la tirano, e tuttosommato bene.
Verso le 23,50 finisce l'esibizione di Holland&Co., e cosi' si comincia ad uscire dall'arena.
In definitiva possiamo promuovere l'I-day 2011. Festival del genere dovrebbero essere fatti piu' volte e in piu' parti d'Italia, il punk rock ancora e' vivo, e anche grazie all'i-day ne abbiamo la prova...Un invito quindi a tutti i promoter “grossi” d'Italia a riconsiderare questo tipo di musica, e a mettere un po' da parte queste metal-emo-core-fashion bands che ci ritroviamo anche nei gabbinetti pubblici ormai.


Live report a cura di Vittorio
Foto di Emanuela Giurano

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