Fake Off + The Departed + Donnie Brasco + Against the Wall

01/03/2011

Fake Off + The Departed + Donnie Brasco + Against the Wall
(25/02/2011)

 

Durante la mia vacanza in Francia mi sono imbattuto in un concerto in una cittadina del nord chiamata Hazebrouk in un club chiamato Shaka Laka. In scaletta ci sono 4 bands di cui 2 Inglesi e 2 band locali: Revival (che all'ultimo momento vengono rimpiazzati con grande sopresa dai miei amici Against The Wall), Donnie Brasco (Uk), The Departed (Uk) e Fake Off.

Si arriva al Club in anticipo per non rischiare di perdere nessuna band. Lo show tarda ad iniziare, non ancora molta gente ma il club e piccolo e si riempirà facilmente. Il tempo di quattro chiacchiere con alcuni amici ed ecco che salgono sul palco gli Against the Wall.

Against The Wall

Conoscevo già in precedenza questa band avendoci condiviso il palco in passato. Noto subito delle novità nella line up, non più due cantanti ma due chitarristi. 
Inizia il concerto e si tira dritto per le prime due song, classico hardcore alla No Tourning Back, voce urlata, tupa tupa e tanto 2 step. 
Gli Against The Wall hanno un buon sound, li trovo molto migliorati dall'ultima volta, la nuova chitarra non può solo che giovare alla band. Più precisione e pulizia nel suono, le song sono coinvolgenti e ben studiate.
Il concerto continua fra un discorso e l'altro del cantante (chissà cosa avrà detto) e in men che non si dica si giunge alla fine con una cover del loro gruppo ispiratore (No Tourning Back).
Cover cantata in Feat. con il cantante dei Back Time (altra band locale), il pubblico risponde più che bene e l'esibizione finisce con un grande sing along.

Donnie Brasco

Pausa birra ed ecco la seconda band della serata, gli inglesi Donnie Brasco.
Particolarità della band è la presenza di ben 3 chitarristi, un po' strano per il genere suonato ma curioso di vedere mi faccio spazio nelle prime file.
Dopo un breve check la band inizia l'esibizione, e già dai primi brani si nota la completa inutilità del terzo chitarrista. Mi aspettavo una gran botta di suono ma invece tutto il contrario, poca botta e brani che potrebbero benissimo esser suonati con 1 o al massimo 2 chitarre.
Un hardcore abbastanza classico, cantato gridato, qualche coro, 2 step, tupa tupa e mid tempo sparsi qua e la. Belli i pezzi, e bella la voce del cantante che è l'unico a muoversi cercando di incitare il pubblico. La chitarra in eccesso disturba (oltre ad essere inutile) con vari fischi tutta l'esibizione della band. Sicuramente anche il palco ristretto non aiuta la numerosa band a dare il meglio di se, un peccato perchè cmq i brani non sono affatto male.

The Departed

Un brevissimo cambio di palco ed è la volta dell'altra band inglese The Departed.
Questa volta la prima cosa che si nota della band è l'abbondante stazza dei 3 membri, sopratutto del cantante :D.
A parte questa simpatica constatazione la band suona davvero bene, anche loro fanno lo stesso genere delle band precedenti con qualche sprazzo di new school alla Comeback Kid.
Grande presenza scenica del frontman che non fa altro che gridare in faccia alla gente istigando il pubblico a far casino. Bel sound e bei i pezzi, anche il pubblico apprezza, nelle prime file si scatena un grosso pogo seguito da un grosso 2 step che accompagnerà praticamente tutta l'esibizione della band. 
Dopo più o meno 40 minuti i Departed terminano il proprio spettacolo, ma la gente ne vuole ancora e tutti in coro gridano ONE MORE SONG!.
Ecco che i musicisti riprendono gli strumenti in mano, dalle prime note suonate mi sembra subito di conoscere la song ed infatti inizia “False Idols Fall” dei Comeback Kid. L'intero pubblico si scatena (me compreso), cantando tutti in coro questa celebre song.

Fake Off

Dopo la sudata trovo il tempo per un altra birra, è l'ora dell'ultima band, i Fake Off. 
Band locale molto conosciuta a seguita da quelle parti, anche loro conoscevo in precedenza per averci condiviso il palco, ero consapevole di un bello show, di conseguenza mi vado a posizionare in posizione sopraelevata per gustarmelo meglio.
Le mie aspettative non vengono affatto deluse, la band suona bene, precisi, puliti e coinvolgenti. 
Il pubblico già dalla prima song si concede stage diving e tanto sing along, fra un brano e l'altro il cantante scherza con il pubblico. Si prosegue diritti, uno show ben studiato, una song dietro l'altra, giusto il tempo di riprendere il fiato e via con il prossimo pezzo.
La band suona quasi tutte le song del loro ultimo album “Appaling Option” più qualcosa di nuovo.
Uno show che scorre veloce senza pesare e senza neanche il tempo di accorgertene si arriva alla fine.

Live Report a cura di Nello

Fotografa: Caroline Cartatoto 

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