Atlas Losing Grip - State of Unrest

La perfezione non esiste, o forse si. In ogni caso si può fare del proprio meglio per avvicinarvisi ed è proprio ciò che riguarda questi ragazzoni svedesi, che hanno da poco dato luce al loro nuovo lavoro State of unrest.
Sono notevoli i progressi che accompagnano costantemente la band sin dagli esordi; con il primo full length Shut the world out hanno iniziato a farsi conoscere ed apprezzare, per poi proseguire con l’ottimo ep Watching the horizon che rappresenta il vero punto di svolta per gli ALG (visto che segna l’ingresso in pianta stabile nella band di Rodrigo Alfaro, storico leader dei mitici Satanic Surfers).
Prima di ascoltare le tredici tracce che compongono questo State of unrest, si potrebbe pensare che gli ALG potrebbero pagare dazio al paragone proprio coi Satanic Surfers ma non è assolutamente così; la band ha una sua identità, suona un punk rock melodico a volte più tirato, a volte più mid tempo ma sforna melodie che solo a tratti hanno la parvenza dei classici lavori skatecore made in Sweden, per assestarsi in territori tutto sommato tradizionali ma non a discapito di una buona dose di personalità.
Si fa veramente fatica a scegliere quale brano spicca rispetto agli altri e di questo va assolutamente dato atto alle qualità compositive della band, che si destreggia tra ottimi e solidi intrecci di chitarra accompagnati dalla potente batteria di Julian e dagli stupendi supporti del bassista Stefan; se poi le linee vocali di Rodrigo ricordano quelle dei giorni migliori e la produzione è affidata alla leggenda Bill Stevenson (Blasting Room studios), ecco pronta la ricetta per un cd di assoluta qualità.
Anche la tracklist è stata scelta sapientemente, tant’è che il cd scorre perfettamente dalla prima all’ultima traccia senza mai risultare noioso.
Ennesimo plauso alla No Reason records per aver creduto in una band del genere!