A Testa Bassa // 400 Colpi - Split

A Testa Bassa // 400 Colpi -  Split

18/12/2011

A Testa Bassa & 400 Colpi presentano:

A Testa Bassa // 400 Colpi - Split

 

Split all'insegna dell'hardcore tutto italiano e autoprodotto che vede coinvolti dal nord del paese (bologna/mestre) i 400 colpi con il loro hardcore contaminato da metal & Dal tavoliere (mola di Bari) i veterani Atestabassa che confermano il loro hc che sa tanto degli anni 80 che furono d'oro per le band italiane.
Sei brani per ciascuna band, tutti in italiano dal primo all'ultimo e pur essendo un estimatore della frangia più anglofona del genere, vedere questo attaccamento alle radici ha fatto piacere, soprattutto nelle righe del libretto che spiegano come l'amicizia nata per caso tra le band li abbia avvicinati tanto da condividere un disco.
Le prime sei canzoni sono per i 400 colpi e quel che ho riscontrato ha confermato ciò che mi ricordavo da quando li vidi aprire ai Propagandhi: le idee di fondo sono buone, soprattutto quei ritmi che possono sembrare già sentiti mille volte ma che a mio avviso se piazzati bene posson sentirsi in mille salse senza stancare, quello che mi ha meno convinto sono state alcune propensioni verso il metal moderno (compreso quello che oggi viene chiamato metalcore, brutal o in altri 1000 modi). Non amando il genere di per sé è facile non trovarsi d'accordo con queste scelte; più che altro per il fatto che in certi momenti mi sono sembrate un po delle forzature, forse nel voler dimostrare a tutti i costi il buon livello tecnico della band mentre nei riff più dritti e aperti ho apprezzato di più l'insieme del loro sound, sostenuto in primo luogo da un bel lavoro svolto dal batterista e seguito bene dalle chitarre.
Altro punto a sfavore, la parte vocale, tutta esclusivamente in un growl piuttosto cupo, a mio avviso il fatto che tutto il disco sia cantato in questo modo lo limita, tant'è che in diverse occasioni ho fatto fatica a capire le parole pronunciate e andavo a vedere i testi per verificare se effettivamente erano sempre in italiano.
La seconda metà è degli Atestabassa, band che ebbi il piacere di conoscere alcuni anni fa quando scesi a suonare dalle loro parti ma che purtroppo non ho mai visto live. Anche loro qui confermano quanto avevo già sentito nel loro scorso disco, li avevo apprezzati allora e lo continuerò a fare dopo questo split. Nei suoni, nei riff e nei testi si respira ancora quella rabbia e quella passione sincera che trovo nei vecchi dischi dei negazione (e sappiate che per me questo è un grande complimento).
Niente breakdown e altri giretti che vanno di moda, se c'è qualcosa che si avvicina alla mia concezione nuda e cruda dell' hardcore, è quello che propongono i 3 di Bari che seppure magari non presentano le capacita tecniche e il sound moderno dei loro compagni di lavoro, di sicuro non hanno nulla da invidiare dal punto di vista dell'impatto sonoro e del coinvolgimento emotivo che ho riscontrato nelle loro canzoni.
Questa non è che l'ennesima prova di quanto di buono l'Italia possa proporre nella scena underground e non mi stancherò mai di ripetere che con tutte queste band non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, se non le possibilità di emergere che sappiamo quanto siano remote nel nostro bel paese. Che gli anni d'oro del punk siano passati o meno a queste 2 band poco gliene frega e sono contento di aver una copia di questo lavoro che in 37 minuti spiega come la passione e l'amicizia se ne freghi altamente dei km di distanza .

Voto: 7
 
Recensione a cura di Damiano

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